Nel Pacifico meridionale si è appena conclusa una spedizione scientifica a cui ha partecipato anche Morigenos. Siamo orgogliosi di collaborare al progetto “Megattere delle Isole Pitcairn“, guidato dal King’s College London e sostenuto dal programma Darwin Plus. Il team, composto dal professor Terry Dawson del King’s College London, dalla dottoranda Katherine McCoy e dal dottor Tilen Genov da Morigenos, ha viaggiato verso l’isola di Pitcairn negli anni 2023 e 2024 per studiare le megattere (Megaptera novaeangliae) in una delle regioni più remote della Terra.
Le megattere dell’isola di Pitcairn sono piuttosto misteriose. Secondo i racconti degli abitanti locali, le balene hanno iniziato ad apparire intorno a Pitcairn solo negli anni ’90 del secolo scorso, e recenti studi dei ricercatori del King’s College London hanno mostrato che queste acque sono utilizzate come area di riproduzione. Tuttavia, non è ancora chiaro quanti individui utilizzino questa area e a quale popolazione appartengano queste balene. Queste sono alcune delle domande a cui il gruppo di ricerca cerca di rispondere attraverso l’uso di foto-identificazione, bioacustica e genetica.
La foto-identificazione ci consente di riconoscere singole balene basandoci sui segni naturali sulle pinne dorsali e caudali. Questo può aiutarci a determinare quante balene utilizzano le acque di Pitcairn, con quale frequenza ritornano e dove altro si trovano. Confrontando le fotografie raccolte intorno a Pitcairn con i cataloghi di identificazione di altre regioni, ad esempio della Polinesia Francese e dell’Antartide, possiamo scoprire dove migrano queste balene. Registrando e analizzando i loro canti in quest’area, possiamo confrontare i modelli vocali con quelli di altre popolazioni. Raccogliendo campioni di pelle delle balene, possiamo utilizzare la genetica per studiare le loro relazioni di parentela e la struttura della popolazione, il che può aiutarci a determinare l’identità della popolazione di questi animali. Inoltre, utilizzando velivoli senza pilota (droni), possiamo ottenere ulteriori dati sul comportamento e sulla condizione fisica di questi animali. Speriamo che questo approccio multidisciplinare fornisca preziose informazioni sulla biologia, l’ecologia e lo stato di conservazione di queste misteriose balene.
Nonostante le condizioni meteorologiche prevalentemente sfavorevoli durante entrambe le spedizioni, il team ha registrato numerose osservazioni di balene, ottenuto fotografie per l’identificazione individuale, registrato i loro canti, acquisito riprese aeree e persino raccolto campioni per analisi genetiche. Questi dati contribuiranno a una migliore comprensione della vita e della conservazione di questi misteriosi giganti.